Dove siamo
Kids Rainbow ha iniziato ad operare nel 2015 nel quartiere di Akyol a Gaziantep, dove vivono numerose famiglie siriane. Preoccupati della carenza di opportunità educative per giovani rifugiati e per i bambini sotto la protezione temporanea, l'organizzazione è stata fondata come uno spazio di apprendimento sicuro ed inclusivo, dove sviluppare le proprie indoli e tessere una rete di supporto.
Siriani in Gaziantep
Situata a meno di cento chilometri da Aleppo, Gaziantep conta oltre due milioni di abitanti, di cui almeno un quarto rifugiati siriani registrati.
Per accedere ai servizi pubblici turchi, come il sistema educativo e sanitario, i migranti siriani devono fare domanda per la Protezione Temporanea nella prima città di arrivo in Turchia.
L'iscrizione a scuola è consentita solo nella città in cui la domanda viene accettata. Pertanto, se i genitori dovessero migrare alla ricerca di lavoro, i figli perdono l'accesso alla scuola pubblica. Questa è una condizione molto comune per città industriali come Gaziantep.
Numeri Chiave
(source: 3RP 2019)
3.57 milioni di siriani sono registrati sotto la protezione temporanea in Turchia, di cui quasi la metà sono bambini.
42% dei rifugiati (tutte le nazionalità) vive sotto la soglia della povertà.
191,000 bambini siriani lavorano.
il nostro team
Support team
i nostri volontari
Magdalena Smenda
Annamaria Ricci
Carlo Farella
PARTNERSHIP

Hopeful Giving
Siamo a fianco dei siriani dal 2016. Abbiamo iniziato il nostro percorso nei Campi di Idomeni in Grecia, dove siamo rimasti 10 mesi consecutivi, fino ad allungarci verso la “rotta balcanica” a Belgrado nel 2017/18 e in Bosnia nel 2010/21. Ci piacerebbe continuare ad impegnarci insieme ai siriani con Kids Rainbow a Gaziantep, con la speranza di espandere in Siria il nostro operato, non appena sarà possibile.
La sede di Gaziantep potrebbe essere solo il primo di altri centri e proprio per questo ci piacerebbe dedicare questo inizio a Elena Pino e Stefano Vallin, che hanno partecipato con entusiasmo a tutti i programmi a favore dei siriani, sin dai tempi di Idomeni, fino a quando hanno potuto. Con la speranza e l’augurio che l’unione delle nostre associazioni aumenti la possibilità di intervenire a favore dei nostri fratelli siriani.
